Trattamento delle lesioni condrali di IV° del ginocchio mediante la tecnica delle microfratture

La cartilagine di rivestimento delle superfici articolari del ginocchio è una struttura particolarmente esposta a qualsiasi età a fenomeni traumatici e degenerativi di vario tipo. L'eziologia delle lesioni cartilaginee può essere fatta risalire a macro-micro traumi, artrosi, patologia vascolare, instabilità, cattivo allineamento ed ha lesione iatrogena.

Le lesioni condrali vengono trattate da molti anni con diverse tecniche sia per via artrotomica che per via artroscopica come il debridement, le perforazioni secondo Pridie, la condroplastica secondo Lanny Johnson, I trapianti osteocondrali ed i trapianti di condrociti. La tecnica delle microfratture prevede l'utilizzo di uno strumentario dedicato con l'utilizzo di scalpelli angolati per penetrare l'osso subcondrale in modo da provocare una "microfarttura" ed esporre quindi la superficie articolare al versante vascolare e alle cellule staminali midollari pluripotenti. I vantaggi di questa metodica consistono nel facile accesso a tutte le aree coinvolte dalla lesione tramite le sole brecce artroscopiche standard, nella penetrazione controllata è limitata nella zona subcondrale mediante apposito strumentario e nello stesso tempo si evitano le potenziali necrosi osservate con le perforazioni. La sede della lesione è risultata in 14 casi il condilo mediale, in 8 la femoro-rotulea, in 7 il condilo mediale ed in due casi la troclea.Complessivamente I risultati ottenuti con questa metodica sono buoni ed in alcuni pazienti sottoposti ad una artroscopia second-look è stato visto che le zone di lesione si erano notevolmente ridotte per la presenza di cartilagine molto simile a quella ialina.